ARCHI in CARBONIO: meglio su alcune corde peggio su altre

ARCHI in CARBONIO: meglio su alcune corde peggio su altre by Vito Liuzzi
Prima di tutto tendo a specificare che io un ARCUS Sinfonia in carbonio ovviamente non lo comprerei più neanche se me ne offrissero tre da vendere ed il ricavato a mio vantaggio. Le motivazioni? Quando lo compari ad altri archetti meno costosi, anche in discreto pernambuco, e noti delle differenze abissali. Maledico quel giorno!
Attenti ai Carbondix: non tutti sono uguali e talvolta alcuni sono anche lavorati male, ma in linea di massima cercate di chiedere sempre uno con la punta ben assottigliata, sembrano più equilibrati. E poi dicono che la fibra di carbonio prodotta sia sempre la stessa. Più le altre cose che ci infilano dentro possono sembrare delle mazze indistruttibili.
Lucchi & Sons. Andate in loco e fate la prova fra vari archi. Se lo azzeccate i miei più sinceri complimenti. L' unico che sa di vero arco in fibra e pernambucco. Ma dove sta!!!
Ci sono poi corde che rigettano alcuni di questi archi. Mi sembra normale specie se dette corde sono fatte in un certo modo. Magari ne parleremo un giorno.
Chi dovesse avere un Lucchi Alta Classe e me lo vende a meta del prezzo ... non lo compro, devo fare prima un mutuo.
Non dimenticate Pasquino che sta emergendo bene, anzi è già emerso.
Giorgio Dini ne sa qualcosa.
Per le corde aspetto riscontri.
vito liuzzi
p.s.: a presto nel Blog liuzzivito.blogspot.com si parlerà di Interpretazione e filologia

bell'argomento Vito, l'interazione tra arco e corde.... e se ci spingessimo più in là: interazione crini - corde....
difficile eh?

un caro saluto
giorgio

[quote="dinibass"]bell'argomento Vito, l'interazione tra arco e corde.... e se ci spingessimo più in là: interazione crini - corde....
difficile eh?

un caro saluto
giorgio[/quote]
Caro Giorgione internazionale, come stai.
Porca miseria ma ho poco tempo per questo bel forum dal punto di vista dei contenuti ed anche dell' aspetto. mi sembra carino !!
Guarda, tu lo fai a posta a stuzzicarmi su certi aspetti tecnici del contrabbasso. Ah ... ragazzi ... avete fatto la prova ad ascoltare l' ultimo Cd di Giorgio Dini, definito dalla critita come il "più magro contrabbassista di tutti i tempi". Allora, e lo dico anche ai classici, se volete sentire qualcosa di veramente HR e registrato divinamento, non perdetevi questo suo nuovo CD. Tanto io e Giorgio ne abbiamo tanti di soldi ormai, dopo aver interpretato Stanlio ed Onlio nella parte in cui i grassone Onlio (cioè IO) suonava e cantava col contrabbasso sotto la neve. Ma c'era questo video su youtube? C'è ancora? Boh... Oppure in Macario e Toto. Giorgio, questi giovani ragazzi non sanno che il contrabbasso ha nobili origini!!
Torniamo a noi. Mi hai dato uno spunto interessantissimo per il mio Blog. Qui magari ne approfondirò gli aspetti più importanti.
Tuttavia a mio giudizio c'è da analizzare prima il rapporto fra crini ed arco. Poi qualità e tipo di crine ed arco. Poi quantità di crine ed arco. poi gauge del crine ed arco. Poi ... vabbèèè.
Un dato è certo. Non è poi così vero che l' attacco migliora se i crini sono mischiati fra i bianchi (o rossicci) e neri. Con semplici archi in legno brasile si ottengono risultati incredibili. L' attacco fra corda e crine anche scarso può essere ottimale anche se dopo dieci minuti la pece non incastrandosi fra le scaglie cade e ti rimane tutta sul piano armonico.
Io suono con le Obligato Solo (solo nel senso che solo io al mondo utilizzo le Obligato da solista che sono cordoni ma con un suono uguale al budello ... durata sei mesi, però) ed ho bisogno di crini più grossi. ma con permanent o jargar o corelli mi affiderei anche a crini sottili per l' ovvio motivo che a minor cauge della corda potrebbe corrispondere un minore spessore del crine. Ah se Marco PASQUINO ci desse una mano in questa discussione.
Ma sai Giorgio cosa affascina. Il perchè del fatto che i crini anche su archi in fibra vengano montati in modo arcaico. Crine ed arco: ma che interazione corre fra le due cose?
Poi. Ci sarebbe da analizzare il rapporto di frequenze che si determinano nella propagazione del suono attraverso il legno o la fibra, ricordando che la fibra di carbonio non è sempre la stessa e che molte volte si vendono archi di più di mille euro anche impiastricciati di altre componenti o materiali per alleggerire i costi.
Poi me ne vado perchè debbo scrivere un posticino sul Blog che adesso va anche in Inglese col traduttore automatico: geniale [img]https://2img.net/i/fa/i/smiles/icon_basketball.gif[/img]
Ciao Giorgio caro. Salutami la famigliuola.
P.s.: MA PERCHE' I RAGAZZI NON SCRIVONO SU QUESTO FORUMELLO '' ?? Ah ... dimenticavo il mio contrabbasso italiano ... peccato che sia caduto molto in basso [img]https://2img.net/i/fa/i/smiles/icon_pale.gif[/img]

[quote="dinibass"]bell'argomento Vito, l'interazione tra arco e corde.... e se ci spingessimo più in là: interazione crini - corde....
difficile eh?

un caro saluto
giorgio[/quote]
Caro Giorgione internazionale, come stai.
Porca miseria ma ho poco tempo per questo bel forum dal punto di vista dei contenuti ed anche dell' aspetto. mi sembra carino !!
Guarda, tu lo fai a posta a stuzzicarmi su certi aspetti tecnici del contrabbasso. Ah ... ragazzi ... avete fatto la prova ad ascoltare l' ultimo Cd di Giorgio Dini, definito dalla critita come il "più magro contrabbassista di tutti i tempi". Allora, e lo dico anche ai classici, se volete sentire qualcosa di veramente HR e registrato divinamento, non perdetevi questo suo nuovo CD. Tanto io e Giorgio ne abbiamo tanti di soldi ormai, dopo aver interpretato Stanlio ed Onlio nella parte in cui i grassone Onlio (cioè IO) suonava e cantava col contrabbasso sotto la neve. Ma c'era questo video su youtube? C'è ancora? Boh... Oppure in Macario e Toto. Giorgio, questi giovani ragazzi non sanno che il contrabbasso ha nobili origini!!
Torniamo a noi. Mi hai dato uno spunto interessantissimo per il mio Blog. Qui magari ne approfondirò gli aspetti più importanti.
Tuttavia a mio giudizio c'è da analizzare prima il rapporto fra crini ed arco. Poi qualità e tipo di crine ed arco. Poi quantità di crine ed arco. poi gauge del crine ed arco. Poi ... vabbèèè.
Un dato è certo. Non è poi così vero che l' attacco migliora se i crini sono mischiati fra i bianchi (o rossicci) e neri. Con semplici archi in legno brasile si ottengono risultati incredibili. L' attacco fra corda e crine anche scarso può essere ottimale anche se dopo dieci minuti la pece non incastrandosi fra le scaglie cade e ti rimane tutta sul piano armonico.
Io suono con le Obligato Solo (solo nel senso che solo io al mondo utilizzo le Obligato da solista che sono cordoni ma con un suono uguale al budello ... durata sei mesi, però) ed ho bisogno di crini più grossi. ma con permanent o jargar o corelli mi affiderei anche a crini sottili per l' ovvio motivo che a minor cauge della corda potrebbe corrispondere un minore spessore del crine. Ah se Marco PASQUINO ci desse una mano in questa discussione.
Ma sai Giorgio cosa affascina. Il perchè del fatto che i crini anche su archi in fibra vengano montati in modo arcaico. Crine ed arco: ma che interazione corre fra le due cose?
Poi. Ci sarebbe da analizzare il rapporto di frequenze che si determinano nella propagazione del suono attraverso il legno o la fibra, ricordando che la fibra di carbonio non è sempre la stessa e che molte volte si vendono archi di più di mille euro anche impiastricciati di altre componenti o materiali per alleggerire i costi.
Poi me ne vado perchè debbo scrivere un posticino sul Blog che adesso va anche in Inglese col traduttore automatico: geniale [img]https://2img.net/i/fa/i/smiles/icon_basketball.gif[/img]
Ciao Giorgio caro. Salutami la famigliuola.
P.s.: MA PERCHE' I RAGAZZI NON SCRIVONO SU QUESTO FORUMELLO '' ?? Ah ... dimenticavo il mio contrabbasso italiano ... peccato che sia caduto molto in basso [img]https://2img.net/i/fa/i/smiles/icon_pale.gif[/img]

[quote="dinibass"]bell'argomento Vito, l'interazione tra arco e corde.... e se ci spingessimo più in là: interazione crini - corde....
difficile eh?

un caro saluto
giorgio[/quote]
Caro Giorgione internazionale, come stai.
Porca miseria ma ho poco tempo per questo bel forum dal punto di vista dei contenuti ed anche dell' aspetto. mi sembra carino !!
Guarda, tu lo fai a posta a stuzzicarmi su certi aspetti tecnici del contrabbasso. Ah ... ragazzi ... avete fatto la prova ad ascoltare l' ultimo Cd di Giorgio Dini, definito dalla critita come il "più magro contrabbassista di tutti i tempi". Allora, e lo dico anche ai classici, se volete sentire qualcosa di veramente HR e registrato divinamento, non perdetevi questo suo nuovo CD. Tanto io e Giorgio ne abbiamo tanti di soldi ormai, dopo aver interpretato Stanlio ed Onlio nella parte in cui i grassone Onlio (cioè IO) suonava e cantava col contrabbasso sotto la neve. Ma c'era questo video su youtube? C'è ancora? Boh... Oppure in Macario e Toto. Giorgio, questi giovani ragazzi non sanno che il contrabbasso ha nobili origini!!
Torniamo a noi. Mi hai dato uno spunto interessantissimo per il mio Blog. Qui magari ne approfondirò gli aspetti più importanti.
Tuttavia a mio giudizio c'è da analizzare prima il rapporto fra crini ed arco. Poi qualità e tipo di crine ed arco. Poi quantità di crine ed arco. poi gauge del crine ed arco. Poi ... vabbèèè.
Un dato è certo. Non è poi così vero che l' attacco migliora se i crini sono mischiati fra i bianchi (o rossicci) e neri. Con semplici archi in legno brasile si ottengono risultati incredibili. L' attacco fra corda e crine anche scarso può essere ottimale anche se dopo dieci minuti la pece non incastrandosi fra le scaglie cade e ti rimane tutta sul piano armonico.
Io suono con le Obligato Solo (solo nel senso che solo io al mondo utilizzo le Obligato da solista che sono cordoni ma con un suono uguale al budello ... durata sei mesi, però) ed ho bisogno di crini più grossi. ma con permanent o jargar o corelli mi affiderei anche a crini sottili per l' ovvio motivo che a minor cauge della corda potrebbe corrispondere un minore spessore del crine. Ah se Marco PASQUINO ci desse una mano in questa discussione.
Ma sai Giorgio cosa affascina. Il perchè del fatto che i crini anche su archi in fibra vengano montati in modo arcaico. Crine ed arco: ma che interazione corre fra le due cose?
Poi. Ci sarebbe da analizzare il rapporto di frequenze che si determinano nella propagazione del suono attraverso il legno o la fibra, ricordando che la fibra di carbonio non è sempre la stessa e che molte volte si vendono archi di più di mille euro anche impiastricciati di altre componenti o materiali per alleggerire i costi.
Poi me ne vado perchè debbo scrivere un posticino sul Blog che adesso va anche in Inglese col traduttore automatico: geniale [img]https://2img.net/i/fa/i/smiles/icon_basketball.gif[/img]
Ciao Giorgio caro. Salutami la famigliuola.
P.s.: MA PERCHE' I RAGAZZI NON SCRIVONO SU QUESTO FORUMELLO '' ?? Ah ... dimenticavo il mio contrabbasso italiano ... peccato che sia caduto molto in basso [img]https://2img.net/i/fa/i/smiles/icon_pale.gif[/img]