Da dom Sab Feb 21, 2009 3:01 pm
Fino a quando non ci sarà un vero forum di discussione ... se mai ci sarà, continuo con i miei appunti personali.
CHE STRUMENTO SCIEGLIERE ALL' INIZIO ???
Boh!
Il contrabbasso solitamente dovrebbe essere scelto od indicato (meglio, per non creare addebiti troopo onerosi per lo studente) dal Maestro o dall' insegnante in genere con cui si desidera apprendere l' arte del Contrabbasso, nella sua veste classica o jazzista. Mi permetto di aggiungere qualcosa che ho ripetuto più volte in altre sedi.
Il contrabbasso deve essere come la misura delle scarpe che uno solitamente indossa o calza. Comodo e fatto sulla propria misura. Per misura intendo che non si può prescindere da parametri vitali quali la larghezza della propria mano, la lunghezza delle proprie dita, l' altezza dell' allievo ecc.. In modo tale da trovare lo strumento adatto "ad ogni persona", come la propria scarpa. Anche un Cinesone preso da Ebay potrebbe andare bene ... bello, tutto in compensato! Suonerà poco ma se ben settato potrà fornire grandi soddisfazioni a meno che durante il trasporto non si scolli (cosa poco eventuale visto l' alto utilizzo di Attack) o non giunga in frantumi. Ma cosa più importane, potrebbe non essere la scarpa che fa per voi.
Infatti bisogna partire dal fatto che non bisogna pensare in maniera assolutistica al tipo di corde da montare, a che altezza deve stare il ponticello, a che larghezza devono essere sistemate le corde, quando alto deve essere il capotasto superiore, a che altezza devo tenere lo strumento etc.. Sono questi parametri assolutamenti inutili se prima non si considera la PERSONA che deve acquistare lo strumento.
Esempio: se ho intenzione di comprare uno strumento per studiarci il classico, dobbiamo valutare la capacità dello studente di poter raggiungere la parte più acuta del contrabbasso senza che la spalla sinistra (in genere) sia troppo larga o alta, cosa che tenderà a portare l' allievo a studiare in posizioni scorbutiche e insopportabili per la propria schiena.
Esempio: se devo decidere il diapason da utilizzare, devo osservare la lunghezza delle dita dell' ipotetico studente e valutare quale sia la migliore scelta affinchè non si spacchi le dita nell' allargamento.
Esempio: se devo capire quale deve essere lo spessore del manico, eventualmente da ridurre tramite intervento di liutaio, devo capire quale sia la larghezza della mano in modo tale da cercare di non far intervenire affatto il liutaio (è sempre meglio un contrabbasso col manico grosso che successivamente si può assottigliare).
Esempio: Se devo scegliere la lunghezza della tastiera, di questo non me frega molto. Al massimo se l' allievo è portato la potra far allungare da un liutaio anche fino a toccare il ponticello !!! ... un pò come si usa oggi.
Esempio: se il contrabbasso non suona ma è adatto all' allievo, allora lo compro ... tanto poi me lo amplifico!!!
Insomma, i parametri sono infiniti.
Altro esempio: per dire, se devo stabilire la distanza fra le corde al ponte, non posso utilizzare le misure di chi ha una manona da mezzo metro, ma devo osservare quando le corde tirate a vuoto vanno a collidere l' una con l' altra. In questo caso cerco la distanza minore e mi faccio sistemare le corde tutte alla stessa ed identica distanza, o qualche millimetro in più per terza e quarta che solitamente hanno un fascio vibrante maggiore. Ma regole assolute non ve ne sono.
Me ne è venuto in mente un altro.
L' altezza delle corde. Che disastro. !!!!
Dipende dal classico al jazz.
Nel classico uno studente agli inizi deve avere uno strumento comodissimo, con corde abbastanza basse, altrimenti dopo due giorni spacca lo strumento in testa all' insegnante. Già il contra è difficile, renderlo più infido è da sadomasochismo.
Il ponticello regolabile, usato penso in Italia solo da me, visto che toglie il 90% del suono !!! ... è utilissimo. Poichè quando l' allievo nel tempo ha dimostrato una certa padronanza con le varie posizioni, gli consiglio di alzare l' action di poco per sfruttare la maggiore tensione ai fini di un rafforzamento della mano. Per poi col tempo riportarlo ad un' altezza idonea a quello che si suona.
Oppure:
badate bene che le vostre braccia, abbracciando lo strumento, giungano facilmente, distendendole, oltre la fine della tastiera ... chiaramente con le mani spalancate. Se non ce la fate, vuol dire che le spalle dello strumento potrebbero essere troppo larghe per voi ed anche se si tratta di uno strumento da 20.000 $ svenduto a 2.000 Euro, non dovrebbe fare per voi. O ci fate il commercio che è più redditizio.
E poi non mi viene più niente.
In solitaria
Vito liuzzi
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