[justify]Ciao carissimi
Prima di esporre il mio pensiero e condividerlo con voi voglio fare una piccola premessa: Ho studiato Contrabbasso in Conservatorio tra la fine degli anni '80 e la prima metà degli anni '90 quindi anni fà. All'epoca l'impostazione datami sullo strumento era quella classica, ovvero, in piedi, con la gamba destra leggermente avanzata e l'attaccatura superiore tra fondo e fascia destra dello strumento,poggiata circa all'altezza dell'inguine sinistro. Così fui impostato e così affrontai i miei studi focalizzati esclusivamente sui metodi scritti dai vari Billè, Simandl, Sturm, etc...... Della postura si trattò soltanto nelle prime lezioni, poi basta. Eseguivo come un bimbo tutto quello che il maestro impartiva, senza alcuno spirito critico. Ora, che ho qualche anno in più, sto rivalutando in senso critico gli insegnamenti di allora, anche alla luce delle opportunità date dai nuovi mezzi di diffusione di informazione come internet ovvero attraverso pubblicazioni innovative postume al mio percorso accademico. Ecco quindi che riemerge la postura in relazione allo strumento. pensando ed esaminando le mie conoscenze, ho cominciato ad avere qualche perplessità. Mi son detto "il maestro all'epoca mi adattò allo strumento e non viceversa". Allora tenendo fermo il principio della "naturalezza" mi son detto: Adesso adatto lo strumento a me!! Cosa ho fatto?? mi sono posizionato in piedi in maniera naturale, come se stessi guardando un bel paesaggio. Quella era la mia posizione naturale....fatto ciò ho preso lo strumento e l'ho adattato a me. Ho così scoperto un modo diverso di approcciarmi allo strumento, più naturale, eliminando tensioni che mi sono portato e accumulato negli anni.... Per quanto attiene le posizioni al capotasto cosa ho fatto? invece di incurvare la schiena, piego leggermente le gambe mantenendo quindi la schiena più ritta. Insomma, oltre ad aver trovato una naturalezza maggiore nel suonare, ho riscontrato una maggiore resa in termini esecutivi.... fatico meno e suono meglio :-)))
Prima di esporre il mio pensiero e condividerlo con voi voglio fare una piccola premessa: Ho studiato Contrabbasso in Conservatorio tra la fine degli anni '80 e la prima metà degli anni '90 quindi anni fà. All'epoca l'impostazione datami sullo strumento era quella classica, ovvero, in piedi, con la gamba destra leggermente avanzata e l'attaccatura superiore tra fondo e fascia destra dello strumento,poggiata circa all'altezza dell'inguine sinistro. Così fui impostato e così affrontai i miei studi focalizzati esclusivamente sui metodi scritti dai vari Billè, Simandl, Sturm, etc...... Della postura si trattò soltanto nelle prime lezioni, poi basta. Eseguivo come un bimbo tutto quello che il maestro impartiva, senza alcuno spirito critico. Ora, che ho qualche anno in più, sto rivalutando in senso critico gli insegnamenti di allora, anche alla luce delle opportunità date dai nuovi mezzi di diffusione di informazione come internet ovvero attraverso pubblicazioni innovative postume al mio percorso accademico. Ecco quindi che riemerge la postura in relazione allo strumento. pensando ed esaminando le mie conoscenze, ho cominciato ad avere qualche perplessità. Mi son detto "il maestro all'epoca mi adattò allo strumento e non viceversa". Allora tenendo fermo il principio della "naturalezza" mi son detto: Adesso adatto lo strumento a me!! Cosa ho fatto?? mi sono posizionato in piedi in maniera naturale, come se stessi guardando un bel paesaggio. Quella era la mia posizione naturale....fatto ciò ho preso lo strumento e l'ho adattato a me. Ho così scoperto un modo diverso di approcciarmi allo strumento, più naturale, eliminando tensioni che mi sono portato e accumulato negli anni.... Per quanto attiene le posizioni al capotasto cosa ho fatto? invece di incurvare la schiena, piego leggermente le gambe mantenendo quindi la schiena più ritta. Insomma, oltre ad aver trovato una naturalezza maggiore nel suonare, ho riscontrato una maggiore resa in termini esecutivi.... fatico meno e suono meglio :-)))
Ven Apr 20, 2012 11:16 pm Da sax
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